Partecipatissime le iniziative per “Non dimentichiamo”
3 Febbraio 2024Si è concluso il progetto “Non dimentichiamo” con Lia Levi ed Emanuele Di Porto
8 Febbraio 2024Raccontare la guerra non è mai affar semplice, tanto più quando a essere protagonisti dei racconti sono i propri genitori. Allo scrittore Claudio Leoni questa impresa emotiva e narrativa è riuscita e la commozione di una Sala Tersicore piena ne è testimonianza. Nell’ambito del progetto “Non dimentichiamo”, voluto dall’Amministrazione Comunale di Velletri e organizzato dalla Fondazione De Cultura in collaborazione con Memoria ‘900 e con il contributo della Regione Lazio, Leoni ha condotto il pubblico in una storia che inizia da una data su un foglio matricolare.
È il 1935, Alessandro parte per un luogo dove sono tutti abbronzati, uomini, donne e bambini. Può sembrare un particolare di poco conto o un buffo aneddoto, in realtà è una convinzione che la dice lunga sul modo in cui i ragazzi italiani venivano catapultati, ignari, in dimensioni lontane e pericolose. Alessandro a un certo punto capisce che tutto cambia. È il 1943 quando viene fatto prigioniero e affronta un viaggio senza destinazione di venti giorni, in un treno bunker nel quale in molti si sentono male, altri muoiono. Lui resiste pur accusando molti fastidi e vive la tragedia della prigionia. Infine i russi lo liberano e lo conducono a lavorare in Russia. In fondo gli italiani avevano fatto la “Campagna di Russia”, non erano propriamente degli amici a livello politico.
Alessandro torna a Velletri nel 1945. I suoi problemi di vista, secondo una lettura psicologica, potrebbero essere dovuti a una reazione somatica che lo spinge a non voler vedere. Alessandro di cognome faceva Leoni ed era il padre dello scrittore Claudio, che con un racconto di mezz’ora, “Da Velletri ad Auschwitz”, ha sintetizzato l’orrore della tragedia anteponendo alla retorica sterile spesso imperante in queste giornate una storia vera e per questo terribile. Gli applausi dei presenti hanno fatto il resto. Per non dimenticare bisogna sapere.